Professionisti, leader aziendali e innovatori si sono riuniti ieri a Trieste per la seconda edizione del Growth Summit, l'appuntamento internazionale promosso dal Growth Hub di BAT dedicato all'impatto dell'intelligenza artificiale sul marketing e sui modelli di crescita delle aziende.
Sul palco del Trieste Generali Convention Center si sono alternati i principali partner di BAT - da Deloitte Digital, Alkemy, Accenture e Connect Reply ai big tecnologici come Salesforce, Adobe e Teads – con il contributo accademico di MIB Trieste School of Management.
Di fronte a una rivoluzione dell'IA ormai di massa, le imprese sono chiamate a trasformare l’intelligenza artificiale da strumento di automazione a partner strategico, coniugando potenza predittiva degli algoritmi e rispetto delle normative.
In questo contesto, Francesco Venier, Dean for Executive Education di MIB, ha delineato i principi fondamentali per l'implementazione dei sistemi di Intelligenza Artificiale Agentica, sottolineando che l'adozione di questa tecnologia richiede un ripensamento strutturale del modello operativo aziendale.
L'AI Agentica, descritta da Venier come un "team di colleghi digitali", consiste in sistemi capaci di pianificazione autonoma, ragionamento e azione coordinata. Un salto evolutivo rispetto all'automazione tradizionale, orientato non al completamento di singoli compiti ma al raggiungimento di risultati complessi e globali.
Per sbloccare il valore di questa tecnologia, Venier ha illustrato tre imperativi essenziali:
Sul palco del Trieste Generali Convention Center si sono alternati i principali partner di BAT - da Deloitte Digital, Alkemy, Accenture e Connect Reply ai big tecnologici come Salesforce, Adobe e Teads – con il contributo accademico di MIB Trieste School of Management.
Di fronte a una rivoluzione dell'IA ormai di massa, le imprese sono chiamate a trasformare l’intelligenza artificiale da strumento di automazione a partner strategico, coniugando potenza predittiva degli algoritmi e rispetto delle normative.
In questo contesto, Francesco Venier, Dean for Executive Education di MIB, ha delineato i principi fondamentali per l'implementazione dei sistemi di Intelligenza Artificiale Agentica, sottolineando che l'adozione di questa tecnologia richiede un ripensamento strutturale del modello operativo aziendale.
L'AI Agentica, descritta da Venier come un "team di colleghi digitali", consiste in sistemi capaci di pianificazione autonoma, ragionamento e azione coordinata. Un salto evolutivo rispetto all'automazione tradizionale, orientato non al completamento di singoli compiti ma al raggiungimento di risultati complessi e globali.
Per sbloccare il valore di questa tecnologia, Venier ha illustrato tre imperativi essenziali:
- Progettare l'organizzazione attorno ai risultati, abbandonando le strutture per funzioni aziendali. Ogni processo critico deve avere un Mission Owner con autorità interfunzionale che definisca l'obiettivo e guidi sia agenti AI sia personale umano verso il risultato finale.
- Sbloccare i silos di dati e codificare la logica di business. Pur senza richiedere l'unificazione di tutti i dati in un'unica fonte, è fondamentale garantire l'interoperabilità semantica dei sistemi e definire chiaramente come vengono prese le decisioni.
- Sviluppare leader e integrare controlli. I manager devono acquisire alfabetizzazione all'AI agentica e sentirsi a proprio agio nel delegare a sistemi non interamente pre-scritti, integrando governance, criteri di approvazione e meccanismi di monitoraggio in tempo reale.

